Le acque sotterranee sono una risorsa vitale per la sopravvivenza di miliardi di persone ma la crescente crisi climatica minaccia la loro disponibilità e la loro qualità. In un contesto in cui il cambiamento climatico impone sfide sempre più urgenti per l’approvvigionamento di acqua, le falde acquifere sotterranee giocano un ruolo fondamentale nell’affrontare la scarsità idrica, in particolare nelle regioni aride e semi-aride del pianeta.
Proteggere e gestire correttamente queste risorse è cruciale per garantire la sicurezza idrica globale. Secondo il WWF nel report L’ultima goccia, circa 1,7 miliardi di persone vivono in aree dove la scarsità d’acqua sta già creando forti problematiche socio-economiche, le acque sotterranee, quindi, rappresentano una risorsa irrinunciabile per garantire la sicurezza idrica e alimentare, soprattutto nelle regioni più vulnerabili.
Le acque sotterranee: una risorsa sottovalutata
Le acque sotterranee costituiscono circa il 30% delle risorse di acqua dolce mondiale e rappresentano la fonte principale di approvvigionamento idrico per circa 2,5 miliardi di persone, come evidenziato dai dati della FAO (dati del 2020). Nonostante il loro ruolo essenziale, le acque sotterranee sono spesso invisibili e quindi non ricevono l’attenzione che meritano. In molte regioni, infatti, la disponibilità di acqua potabile dipende quasi esclusivamente dalle falde acquifere, specialmente in contesti dove l’acqua superficiale scarseggia a causa di lunghi periodi di siccità e cambiamenti nei modelli meteorologici globali.
Le falde sotterranee sono un deposito naturale di acqua che si ricarica durante i periodi di pioggia, ma il cambiamento climatico sta alterando i cicli di precipitazioni e abbassando i livelli delle falde in modo drammatico. Un rapporto dell’UNESCO del 2021 sottolinea come l’intensificazione degli eventi climatici estremi, come alluvioni e siccità ed al contempo l’alta cementificazione stiano minacciando la capacità delle falde acquifere di ricaricarsi in modo sostenibile. Questo fenomeno ha un impatto diretto sulla disponibilità di acqua per le generazioni future.
Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’acqua è una delle risorse più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Un esempio concreto riguarda l’inquinamento da nitrati nelle acque sotterranee in alcune aree agricole d’Europa. Secondo il report WWDR 2021 dell’UNESCO, la contaminazione delle falde acquifere da fertilizzanti ha ridotto la qualità dell’acqua potabile, minacciando la salute delle persone e l’agricoltura. Questo fenomeno sta crescendo a causa della pratica agricola intensiva, con una previsione di aumento della contaminazione delle acque sotterranee del 30% entro il 2050, se non intervengono politiche di gestione sostenibile.
Sovrasfruttamento e inquinamento: le minacce alle acque sotterranee
Le falde acquifere non sono solo minacciate dalla scarsità di precipitazioni, ma anche dal sovrasfruttamento. Secondo uno studio del WWF del 2020, oltre il 70% dell’acqua prelevata dalle falde acquifere viene utilizzata per l’irrigazione agricola, con un impatto devastante sulle risorse idriche. In molte aree, il prelievo eccessivo porta a un abbassamento dei livelli delle falde, creando condizioni di desertificazione e compromettendo la qualità dell’acqua. Inoltre, le acque sotterranee sono vulnerabili a contaminazioni derivanti da pesticidi, fertilizzanti, e prodotti chimici industriali che infiltrano il suolo. L’inquinamento delle falde può compromettere irrimediabilmente l’accesso a acqua potabile sicura, con gravi ripercussioni per la salute pubblica.
In questo contesto, l’IPCC nel 2022 ha ribadito che “non c’è più spazio per le mezze misure” e che l’urgenza di adottare politiche globali per la gestione sostenibile delle risorse idriche è ormai assoluta. Le acque sotterranee, se non protette, possono diventare un rischio, più che una risorsa, per milioni di persone.
L’Importanza della conservazione e gestione sostenibile
La protezione delle acque sotterranee deve diventare una priorità, e ciò richiede politiche integrate che combinino la conservazione delle risorse naturali, l’innovazione tecnologica e la sensibilizzazione della popolazione. Come sottolineato dal WWF Italia nel suo rapporto “L’ultima Goccia”, il cambiamento climatico sta riducendo la disponibilità di acqua potabile, e la situazione è destinata a peggiorare se non si interviene tempestivamente. Il documento evidenzia che l’uso responsabile dell’acqua e la protezione delle risorse naturali sono essenziali per garantire la resilienza alle comunità più vulnerabili.
Oltre a strategie di gestione efficiente dell’acqua, un altro approccio fondamentale è quello di rimuovere i contaminanti dalle acque sotterranee attraverso sistemi di purificazione e monitoraggio continuo. L’introduzione di tecnologie verdi, come i sistemi di filtrazione naturale e l’adozione di pratiche agricole sostenibili, potrebbe contribuire a preservare le falde acquifere e garantirne una ricarica adeguata.
La resilienza delle acque sotterranee alla crisi climatiche
Le acque sotterranee sono risorse particolarmente resilienti agli effetti della crisi climatica, in quanto sono meno vulnerabili alle fluttuazioni immediate delle precipitazioni. Tuttavia, la gestione delle falde richiede politiche lungimiranti, come quelle delineate nel rapporto dell’UNESCO del 2021 sullo stato delle risorse idriche globali. Questo documento esorta i governi a promuovere una gestione integrata delle risorse idriche e a garantire che la protezione delle acque sotterranee sia parte integrante delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
L’adozione di approcci basati sulla natura, come la riforestazione, la protezione delle zone umide e la conservazione dei bacini idrici naturali, può contribuire a migliorare la qualità e la quantità delle risorse idriche sotterranee. La gestione delle terre e la conservazione dei suoli sono essenziali per garantire una ricarica sostenibile delle falde, mentre l’innovazione tecnologica offre soluzioni per ridurre l’impatto delle attività agricole e industriali.
Un appello alla responsabilità collettiva
Il futuro delle acque sotterranee dipende dalla nostra capacità di agire ora per proteggere queste risorse vitali. Le politiche globali, le tecnologie verdi, e le azioni individuali sono fondamentali per garantire l’accesso universale a acqua pulita e sicura, ora e in futuro. La crisi climatica non è più un problema remoto, ma una realtà che minaccia la sicurezza idrica di milioni di persone. Gli esempi concreti, come quello delle sfide evidenziate nei report WWF e IPCC, ci mostrano chiaramente che, sebbene le acque sotterranee siano una risorsa fondamentale per affrontare la crisi climatica, richiedono un impegno globale per la loro protezione e gestione sostenibile. Solo con azioni mirate possiamo preservare queste risorse vitali per il futuro del nostro pianeta.
Agiamo insieme per proteggere le acque sotterranee: promuoviamo comportamenti responsabili, difendiamo le risorse naturali e supportiamo politiche sostenibili. È il momento di investire nella nostra resilienza futura, per preservare una delle risorse più vitali del nostro Pianeta.
Fonti:
- WWF Italia (2020). L’Ultima Goccia. Link al report.
- IPCC (2022). Rapporto sul cambiamento climatico: Non c’è più spazio per le mezze misure, a rischio la vita di miliardi di persone. Link al report.
- UNESCO (2021). World Water Development Report 2021: Valuing Water. World Water Assessment Programme (WWAP). Link al rapporto.
- FAO (2020). The State of the World’s Water Resources for Food and Agriculture: Managing Water in Agriculture. Food and Agriculture Organization of the United Nations.
- WWF (2020). Water Stewardship and Water Scarcity. World Wildlife Fund.
- Shiklomanov, I. A. (1998). World Water Resources: A New Appraisal and Assessment for the Twenty-First Century. UNESCO.