Photo credits Carmela Kia Giambrone
Il Solstizio d’estate che cade il 21 giugno è il giorno più lungo dell’anno, l’apice massimo del sole nel cielo e coincide anche con il periodo di una festa per così dire oggi minore ma molto nota in epoche passate in cui il valore della Natura acquisiva anche capacità protettive, curative, magiche e spirituali: la notte di San Giovanni.
La tradizione di San Giovanni e la storia del 24 giugno
L’estate nel pieno della sua forza, ci ricorda grazie alla sua fauna, come i pipistrelli che volano nel cielo stellato o la sua flora, come le sue erbacce che riempiono i prati, che è il momento perfetto per alcune pratiche semplici e preziose.
Tradizionalmente notte di magie di protezione in cui il valore di quello che oggi chiamiamo slowliving aveva un forte radicamento nella tradizione popolare, la notte di San giovanni era un momento in cui si era soliti accendere fuochi, lasciare brocce di acqua all’esterno in modo che fosse illuminata e caricata dalle energie del cielo notturno e dagli astri e giorni in cui si preparava un olio particolarmente benefico per la pelle, l’olio di San Giovanni meglio conosciuto oggi come olio di iperico.
Alle prime ore di luce del 24 Giugno si camminava nei prati ancora colmi della rugida notturna e si raccoglievano le infiorescenze dorate di iperico ma anche l’intera pianta, in piccoli mazzi che venivano poi fatti essiccare ed utilizzati come amuleti durante l’anno per proteggersi dagli attacchi del maligno.
I fiori invece venivano posti in macerazione in buon olio, caricandolo con l’energia del sole fino a che l’olio diventato rosso rubino non era pronto. Si filtrava e veniva utilizzato come potente rimedio per tutti i problemi della pelle. L’Iperico, Hypericum perforatum L., Scacciademonio, Scacciadiavoli veniva chiamato così a ragion veduta perchè era l’erba più conosciuta e più potente tra quelle che venivano raccolte tradizionalmente in questa notte magica (tra cui la lavanda, la menta e l’assenzio) quindi veniva appesa fuori casa per tenere lontano tutti i demoni. Oggi forse questi demoni sono meglio conosciuti con il nome di depressione, dato che l’Iperico ai giorni nostri, trova impiego nelle terapia che combatte la depressione, lo stress e l’ansia.
Che cos’è l’iperico
L’iperico è un’ebaccia, tipicamente un’erba perenne comunissima nei prati incolti e nei bordi delle strade, ama il sole, è alta tra i 60 e gli 80 cm e le sue foglie sono piccole, molto fitte e ovali. I fiori sono raggruppati come piccoli colorati punti luce agli apici della pianta stessa, sono a 5 petali di un giallo dorato intenso inconfondibile e sono una tra le specie più apprezzate da bombi, api e impollinatori tutti.
Ricetta dell’olio di Iperico
La ricetta dell’olio di iperico è molto semplice ma richiede cura, attenzione e buoni ingredienti.
L’olio di iperico, a fine della sua macerazione, potrà essere utilizzato per le sue proprietà cicatrizzanti e come riepitelizzante su piaghe, ferite, arrossamenti, eritemi, bruciature e scottature e sarà utilissimo anche in caso di tensioni, strappi e contratture in quanto porta con sè un forte potere disinfiammante. Si potrà usare puro oppure come ingrediente in ricette quali quelli della Pasta di Hoffman o in aggiunta al macerato di arnica della crema all’arnica.
Ingredienti:
- olio extravergine d’oliva
- vitamina E (come conservante)
- fiori di iperico freschi
Procedimento:
- Raccogliere le infiorescenze di iperico al momento della loro fioritura;
- attendere 30 minuti che i piccoli abitanti delle piante si allontanino ponendoli su una piccola garza di cotone pulita;
- trascorso qusto tempo mettere i fiori raccolti in un barattolo di vetro pulito e sterilizzato;
- coprirli con olio extravergine d’oliva;
- aggiugere un paio di gocce di vitamina E.
- Lasciare il barattolo al sole con coperchio socchiuso per 24 ore;
- trascorso questo tempo, il secondo giorno, chiudere il coperchio ermeticamente e mescoalre delicatamente un paio di volte rigirando il barattolo.
- Lasciarlo al sole per 40 giorni circa, ricordandosi di agitare una volta al giorno il barattolo.
- Dopo questo tempo, l’olio avrà assunto il caratteristico color rosso rubino: filtrare l’olio con una garza pulita e riporlo in una bottiglia di vetro al buio.
- Utilizzarlo entro 6 mesi dalla preparazione.
Felice festa di San Giovanni,
Photo credits Carmela Kia Giambrone