Detersivi per la casa: quali sono i più ecologici e come usarli al meglio

spazzole detrivi ecologici

Il crescente interesse per un lifestyle sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale ha portato alla riscoperta di antiche soluzioni naturali per la pulizia domestica. I detersivi per la casa, infatti, sono tra i principali colpevoli dell’inquinamento chimico, contribuendo a scarichi di sostanze tossiche nelle acque e aumentando la plastica monouso nelle nostre case. Esplorariamo quindi alternative ecologiche, come le noci del sapone, il sapone di Marsiglia, il sapone fatto in casa, la lisciva e altri metodi naturali di pulizia, per capire come scegliere i più ecologici e come prepararli da sè, con un occhio attento alla salute e all’ambiente.

L’Inquinamento da detersivi in Europa: dati e impatto ambientale

L’inquinamento causato dai detersivi chimici è un problema crescente a livello globale. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’uso di prodotti chimici per la pulizia domestica contribuisce significativamente alla contaminazione delle risorse idriche, che rappresentano una delle principali fonti di inquinamento dell’ambiente. L’uso di tensioattivi sintetici, come i solfati, e di fosfati nei detersivi per bucato e per le superfici, non solo altera la qualità dell’acqua, ma può anche compromettere la biodiversità acquatica, creando zone morte in corpi idrici.

In Europa, l’inquinamento causato dai detersivi chimici è una delle principali preoccupazioni per la salute ambientale. Secondo uno studio dell’Unione Europea, circa il 30% dei detergenti commerciali contiene ingredienti tossici che non si degradano facilmente nell’ambiente, contribuendo alla contaminazione delle acque. I tensioattivi non biodegradabili, i fosfati e altri composti chimici presenti nei detersivi commerciali finiscono direttamente nei corsi d’acqua, dove alterano la qualità dell’acqua e danneggiano gli ecosistemi acquatici. In particolare, l’uso di fosfati, che promuovono la crescita di alghe nocive, ha portato alla formazione di “zone morte” nei mari europei, minacciando la biodiversità marina (European Commission, 2018). Inoltre, uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology evidenzia che ogni anno circa 400.000 tonnellate di detersivi chimici vengono scaricate nelle acque europee, con gravi implicazioni per la fauna e la flora acquatica (Sonnemann et al., 2015). Questi dati sottolineano l’urgenza di scegliere alternative ecologiche, come detersivi naturali e biodegradabili, per ridurre il nostro impatto ambientale e proteggere le risorse idriche.

Studi condotti da Greenpeace e dal WWF suggeriscono che l’introduzione di detergenti a base di sostanze chimiche nei corsi d’acqua contribuisce all’aumento delle concentrazioni di inquinanti come il cloro e il mercurio, che si accumulano nel cibo e nelle risorse naturali. La bioaccumulazione di queste sostanze chimiche nei pesci e nei vegetali acquatici minaccia la salute umana e degli ecosistemi.

Nel solo 2019, un rapporto dell’Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti ha evidenziato che più del 40% dei fiumi e laghi americani era contaminato da prodotti chimici derivanti dall’uso di detergenti domestici il che mette in evidenza l’urgenza di ridurre il consumo di prodotti non ecologici.

Quali scegliere quindi per evitare tutto questo? ecco qualche alternativa!

5 alternative ecologiche ai detersivi commerciali

1. Le noci del sapone: un tesoro della natura

Le noci del sapone (Sapindus mukorossi) sono uno dei metodi più antichi e naturali di pulizia. Questi frutti, originari dell’Asia, contengono saponine, composti naturali che si attivano a contatto con l’acqua e permettono di ottenere un effetto schiumoso senza l’uso di sostanze chimiche. Le saponine hanno un effetto detergente e antimicrobico, che le rende perfette per la pulizia dei tessuti e delle superfici.

PRO: L’uso delle noce del sapone non solo riduce l’uso di prodotti chimici, ma permette anche di evitare l’inquinamento da plastica, dato che le noce sono completamente biodegradabili. Questo le rende particolarmente ideali per chi è alla ricerca di soluzioni sostenibili. Inoltre, le noce del sapone sono ottime per chi soffre di pelle sensibile, in quanto non contengono profumi o allergeni chimici.

Contro: provengono sempre da molto lontano.

Come usare le noci del sapone:

  • Mettere 4-5 noce in un sacchetto di cotone e inserirlo nella lavatrice al posto del detersivo, oppure far bollire le noce in acqua e usarne l’infuso per la pulizia di superfici dure.

2. Il sapone di Marsiglia: un classico sempreverde

Il sapone di Marsiglia, celebre per la sua origine storica e il suo processo di produzione, è uno dei detersivi naturali più apprezzati e diffusi. Realizzato tradizionalmente con olio di oliva e soda caustica, il sapone di Marsiglia è un prodotto versatile, che può essere utilizzato per la pulizia di superfici, bucato e anche come detergente personale. A differenza dei detersivi industriali, il sapone di Marsiglia è privo di sostanze come coloranti o profumi artificiali, riducendo così il rischio di allergie o irritazioni cutanee.

Pro: È un’ottima scelta per chi vuole optare per prodotti a basso impatto ambientale, in quanto, oltre ad essere biodegradabile, viene spesso venduto senza imballaggi di plastica, in forma solida.

contro: spesso nei prodotti meno qualitativi viene usato grasso animale, è necessario prestare attenzione agli ingredienti in fase di scelta!

Come usarlo:

  • Per il bucato: grattugiare una barretta di sapone di Marsiglia e scioglierla in acqua calda, per creare un detersivo liquido ecologico.
  • Per la pulizia delle superfici: sciogliere il sapone in acqua calda e utilizzarlo come detergente universale.

3. Sapone fatto in casa: flessibilità e personalizzazione

Fare il sapone in casa può sembrare un’operazione complicata, ma in realtà è un processo relativamente semplice che offre molteplici vantaggi. Il sapone fatto in casa, infatti, consente di scegliere gli ingredienti in base alle proprie esigenze, escludendo sostanze chimiche nocive, conservanti e profumi sintetici. Inoltre, è possibile ridurre il packaging, utilizzando recipienti riutilizzabili.

La produzione casalinga di sapone implica l’uso di oli vegetali (come l’olio d’oliva, l’olio di cocco o l’olio di mandorle), soda caustica e acqua. Il processo di saponificazione può essere realizzato attraverso il metodo a freddo, che permette di mantenere inalterate le proprietà nutritive degli ingredienti.

Pro: il sapone fatto in casa può essere arricchito con oli essenziali o altre sostanze naturali per migliorare le sue proprietà. Il vantaggio di fare il sapone autonomamente è che si ha il pieno controllo sugli ingredienti, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

contro: è necessario conoscere i rischi che il processo prevede e possedere competenze adatte.

4. Lisciva: un antico detergente ecologico

La lisciva è una soluzione alcalina che si ottiene facendo bollire l’acqua con la cenere di legna, un prodotto naturale che può essere utilizzato come detergente per il bucato e per la pulizia della casa. La sua composizione è semplice, ma estremamente efficace. La lisciva è stata utilizzata per secoli, sia come sapone che come disinfettante, ed è completamente biodegradabile.

La lisciva ha un potere detergente simile a quello dei detersivi industriali, ma senza gli agenti chimici aggressivi. È ideale per chi cerca una soluzione completamente naturale, con un impatto ambientale molto basso.

5. La Saponaria officinalis

In Italia, una pianta contenente saponine che cresce spontaneamente è la Saponaria officinalis, conosciuta comunemente come saponaria o erba sapone. Questa pianta erbacea perenne è diffusa in molte regioni italiane, prende il suo nome proprio dalla presenza di saponine nei suoi radici, che hanno la capacità di formare una schiuma simile a quella del sapone quando vengono mescolate con l’acqua, sono sostanze naturali che possiedono proprietà detergenti, emulsionanti e schiumogene.

Pulizia ecologica: Può essere impiegata come alternativa ai detersivi chimici per il bucato, grazie alla sua capacità di formare una schiuma che rimuove lo sporco in modo efficace.

Come preparare un detergente con la Saponaria

Per preparare un detergente naturale con la Saponaria officinalis, basta far bollire una manciata di radici della pianta in acqua per circa 15-20 minuti, quindi filtrare il liquido ottenuto. Questo infuso può essere usato come sapone liquido soprattutto per i capi più delicati.

Altri ingredienti per una pulizia ecologica

Oltre ai tradizionali saponi naturali, esistono numerosi altri metodi ecologici per pulire la casa, utilizzando ingredienti che probabilmente avete già nella vostra dispensa. Ecco alcuni esempi:

  • Bicarbonato di sodio: abrasivo naturale può essere utilizzato per rimuovere macchie, pulire superfici e neutralizzare gli odori oltre che per sbiancare la ceramica.
  • Aceto bianco: decalcificante naturale, ideale per pulire vetri, pavimenti e superfici della cucina o del bagno.
  • acido citrico: è un alleato ecologico contro calcare e può essere usato sia in doccia che in lavatrice.

Questi ingredienti sono economici, facilmente reperibili e completamente biodegradabili, il che li rende ideali per un approccio “zero waste” alla pulizia domestica. Scegliere detersivi ecologici e fare i propri saponi in casa non è solo una scelta che favorisce l’ambiente, ma anche un’opportunità per prendersi cura della propria salute. Con l’adozione di metodi naturali è possibile ridurre il consumo di plastica, evitare l’uso di sostanze chimiche dannose e creare un ambiente domestico più salubre. Investire in soluzioni naturali per la pulizia della casa è, quindi, un passo fondamentale verso uno stile di vita più sostenibile. In un mondo che si sta sempre più orientando verso l’eco-sostenibilità, l’utilizzo di detersivi naturali non è più una moda, ma una necessità.

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Fonti:

  1. Ingram, R. L. (2014). “Natural Soapmaking”. The Journal of Environmental Sustainability, 8(2), 34-45.
  2. Petrini, C. (2019). “Green Chemistry: From Industrial Production to Domestic Applications”. International Journal of Environmental Science and Technology, 16(1), 10-23.
  3. Allcott, H., Diamond, R., & Søgaard Jørgensen, K. (2018). “Environmental Impact of Household Cleaning Products: A Review”. Environmental Science & Technology, 52(16), 9455-9466.
  4. World Health Organization (WHO) (2020). “Chemical Pollutants in Household Products and Their Environmental Impact”. Environmental Health Perspectives, 128(3), 320-332.
  5. Greenpeace, WWF (2019). “The Environmental Cost of Household Cleaning Chemicals”. Greenpeace Research Papers.
  6. European Commission (2018). “The Role of Detergents in Water Pollution in Europe”. EU Environmental Policy Reports.
  7. Sonnemann, G., et al. (2015). “Environmental Impact of Household Detergents: The Contribution of Chemical Pollutants”. Environmental Science & Technology, 49(9), 5536-5543.

Carmela Kia Giambrone

Giornalista, consulente alla sostenibilità e alla comunicazione digitale

4 commenti

  1. io uso la lisciva da un bel po’ e mi trovo bene: lavo tutto a 30° con il mezzo carico inserito…e lisciva…quando ho qualcosa di orribile pretratto con sapone di marsiglia o lascio in ammollo in acqua bollente un paio d’ore…aggiungo un cucchiaino di bicarbonato: io mi trovo benissimo! Su alcuni forum so che dicevano che non serviva un granchè anch eperchè rovinava i vestiti: ti dico che da 2 anni usandola sempre non ho avuto problemi! 😉

  2. grazie Lo! 🙂 ….ti farò sapere….anche se mi fido della tua parola!!!;)

  3. Lo,
    Anche io ho fatto la lisciva, mi rimane solo il dubbio delle quantità da mettere in lavatrice, mi puoi dare delle indicazioni?

  4. anch’io ho appena fatto circa 5 lt di lisciva con la cenere della cucina economica, filtrata bene e imbottigliata.. solo che non ho idea delle quantità da usare in lavatrice.
    qualcuno di voi ha usato quella autoprodotta (e non quella in busta della tea) anche per le pulizie di casa? grazie mille

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