Siete pronti a compiere un viaggio a 360° nel mondo vegan dal profumo di mare: dagli spaghetti alle “vongole gioiose”, alle crocchette di “pesce felice”, passando per le frittelle vegetali “di mare”? Un banco interamente costruito grazie alle alghe, per ricordare il sapore del pesce senza però includerlo nei piatti, che saranno invece 100% vegan e cruelty free.
C’è chi sceglie, da vegan, di non includere surrogati che ricordino cibi animali che venivano mangiati prima, altri invece, felici della decisione presa non si precludono il ricordo, pur essendo ben consapevoli e convinti nella strada che si è scelto di percorrere. Io faccio parte di questa seconda categoria e ritengo che riportare alla mente sapori che non si gustano più perchè contrari alla scelta etica fatta non possa causare danno alcuno.
È così che ho scoperto quanto le alghe ed il loro utilizzo in cucina, siano preziose per ricostruire nella mente, attraverso le papille gustative, il sapore del mare che si è impresso molto tempo fa in noi. Quelle che prediligo nelle mie preparazioni sia per la sicurezza alimentare che per la facilità nel reperirle sono la wakame, la nori e la kombu. Scelgo, come vi avevo raccontato parlando della mia lista della spesa vegan, quelle coltivate in Spagna, ma alle volte trovo anche quelle della Bretagna.
Vediamo dunque come impiegare le alghe in 4 ricette perfette per ricreare la suggestione del mare in cucina!
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