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Tutti noi, durante questo duro periodo di stravolgimento della nostra quotidianità a causa del Coronavirus, ci siamo certamente chiesti quali cambiamenti sul lungo periodo, avrebbe portato nelle nostre vite questo virus.
Le nostre abitudini, riusciranno mai a tornare quelle di una volta? probabilmente no, soprattutto perchè ci siamo resi conto di quanto le nostre case siano importanti. Ecco perchè, in tutto il mondo, si sta facendo sempre più largo la consapevolezza, tanto nel mercato immobiliare quanto tra le persone comuni, che è necessario compiere una nuova riflessione sugli spazi abitativi, a cui purtroppo eravamo, fino a poco tempo fa, abituati a dare poco rilievo.
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La casa può diventare quindi uno spazio più salubre, più bello, più ricco di confort? Che siate di fronte ad una ristrutturazione per la vostra nuova casa, in fase di ricerca della casa perfetta o che viviate invece nella vostra casa definitiva, ricordate che tutto si può cambiare. Scoprite quindi come sarà la casa dei sogni post-lockdown!
La casa post-Coronavirus: com’è quella dei tuoi sogni?
Gli architetti di tutto il mondo si sono fatti questa domanda: com’è la casa dei sogni delle persone post-lock down? si sono chiesti, quali infatti siano state le esigenze di tutti noi, durante il lock down e da lì, hanno cercato di trasferire idee su carta.
La multifunzionanilità è sinonimo di casa perfetta
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Essere in grado di rendere multifunzionale uno spazio in casa, pare essere un must post-Covid. Pensiamo ad una casa attrezzata per fare sport indoor, dallo yoga in casa alla palestra, questo di fatto è muoversi verso la multifunzionalità, ma non solo.
Lo smart-working, ha spinto chi lavora da casa, a ricercare un luogo adatto allo svolgimento dell’attività professionale, ecco allora la nascita dell’esigenza di spazi dedicati al lavoro.<figure>
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Lockdown e food: un legame strettissimo risolto in cucina
Ma non solo: durante il lockdown si sono riscoperti i piaceri del cucinare i propri pasti e quelli di tutta la famiglia, ecco allora la concreta esigenza di aumentare lo spazio per la dispensa, ed allora via libera ad ampie cucine, luminose e dotate di angoli dispensa importanti.
Spazio verde: la quintessenza della casa post coronavirus
L’esigenza maggiormente sentita però è stata certamente lo spazio verde: chi lo possedeva, durante il lockdown, è stato grato al fato, chi invece ne era sprovvisto, ha rimpianto la scelta, fatta in fase di scelta della sua abitazione, di non aver prestato attenzione a questo apparentemente banale dettaglio. Ecco perchè, il mercato immobiliare, oggi, sta evolvendosi rapidamente e chi cerca casa, in epoca post-lock down ha sempre di più le idee chiare: la casa deve possedere uno spazio verde.
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Uno spazio come un giardino, una terrazza ma anche un piccolo balcone sembra oggi, ancor di più di prima, fare la differenza tra la scelta o meno di acquistare quella casa. Giardinaggio, orticoltura urbana o semplice lettura e relax nel verde, un giardino a misura di casa è ciò che oggi vogliono le persone in cerca di un’abitazione.
Roof garden e spazi verdi condivisi
In molte zone urbane poi, stanno nascendo spazi comuni condominiali, orti urbani da vivere, dove fino a poco tempo fa, regnava il vuoto: è il caso dei roof-garden, tetti allestiti per essere vissuti dai condomini come piccoli giardini di città. Un esempio? il progetto europeo Decumanus.
Un giardino sul tetto difatti permette di:
- rallentare le acque piovane verso la rete fognaria abbassando il rischio di allagamenti in situazioni di bombe d’acqua o piogge battenti;
- diminuire la temperatura nella zona del tetto;
- risparmiare il riscaldamento e il raffrescamento condominiale;
- diminuire l’inquinamento;
- dar vita ad un luogo all’aperto, altrimenti vuoto e permettere l’interazione sociale.
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Salute in casa: filtri indoor, piante purificanti e meno chimica
Se molta dell’attenzione è stata data allo spazio esterno delle case, la stessa attenzione è stata riservata agli spazi interni. In fatto di salute indoor, il post lock down, ci ha insegnato che la salubrità passa da scelte quotidiane: dalla scelta di materiali VOC free, liberi di formaldeidi e vernici che liberano fumi tossici, a purificatori dell’aria indoor acquistabili anche da budget piccini, fino certamente alla scelta di bandire sostanze chimiche, magari di norma utilizzate per la pulizia della casa, sostituendole invece con sostanze più ecocompatibili e biocompatibili per eco-pulizie sostenibili, fino all’uso di piante in grado di purificare naturalmente l’aria di casa.
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Che cosa ci porteremo, nel futuro, dell’esperienza Coronavirus? certamente molto di più di quello che crediamo. Il motore di un’evoluzione dei consumi e degli stili di vita di fatto è già stato azionato e dove ci condurrà lo scopriremo solo stando a guardare.
E le vostre esigenze come sono cambiate? raccontatecelo nei commenti!
Fonti:
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