Photo credits Carmela Kia Giambrone
Questa storia nasce da molto lontano. In Giappone, infatti, le prugne Ume vengono preparate da sempre secondo un processo fermentativo che le trasforma da dolci e succose a salate e acidule. Come sappiamo ormai, la fermentazione arricchisce di una miriade di benefici alimenti comuni e spesso poco considerati: dalla verza che diviene crauto, al latte (vegetale) che diviene yogurt, fino al kefir, al kombucha, al lievito madre o al tempeh, tutti esempi di cibi fermetati utili e molto gustosi.
Chi ama la cucina macrobiotica o quella orientale, conosce le prugne Umeboshi, perchè spesso sono incluse in diverse preparazioni: dal sushi, agli antipasti, fino ai secondi piatti o addirittura ai dolci. Ciò che spesso viene suggerito, è anche l’utilizzo di queste particolarissime prugne, come ricostituente o rimedio d’emergenza, grazie al loro potere di riequilibrare, alcalinizzare e tonificare agendo sull’intestino e quindi sull’intero organismo.
Le prugne Umeboshi si possono acquistare già pronte nei negozi di alimentazione naturale ma oggi vi spiegherò come prepararle in casa.
La vera difficoltà del processo sta nel reperire questa tipologia particolare di prugna, la prugna Ume, appunto. Il processo poi in sè, non è difficile, bensì molto lungo. Pazienza e cura saranno proprietà necessarie per la buona riuscita dell’intero procedimento.
Continua a leggere l’articolo su Patreon, become a Patron!
Rimani sempre aggiornato!
Per rimanere aggiornato su tutte le news su slow living, sostenibilità e scelta vegan, iscriviti alla newsletter di equoecoevegan.it! Inserisci l’indirizzo e-mail qui sotto e clicca su “Iscriviti”!
Riceverai comodamente nella tua e-mail le notizie di Equo, eco e vegan appena pubblicate! Ricorda il servizio è gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento tu lo desideri. A presto su Equo, eco e vegan!