Vivere sostenibile oggi, non è una scelta costosa anzi è accessibile a tutti. In un’epoca di crescente consapevolezza ambientale, il vivere sostenibile non è più un lusso riservato a pochi e contrariamente all’idea comune che scegliere prodotti e abitudini eco-friendly sia economicamente oneroso, è possibile adottare uno stile di vita sostenibile senza pesare sul bilancio familiare. Questo è particolarmente rilevante per chi è giovane ed è a inizio della sua carriera o anche per chi, sempre di più ha un contratto precario, dimostrando che la sostenibilità è un diritto e una possibilità per tutti.
La sostenibilità come opportunità economica e non come rinuncia
Secondo uno studio pubblicato su Nature Sustainability (Börner et al., 2020), molte pratiche sostenibili non solo riducono l’impatto ambientale, ma possono portare anche a risparmi significativi a lungo termine. Ad esempio, ridurre il consumo di energia attraverso l’uso di elettrodomestici efficienti o il passaggio a fonti di energia rinnovabile può abbassare le bollette mensili. Ancora, il riutilizzo e la riparazione di oggetti, la scelta di cosiddetti “manomestici” – ovvero elettrodomestici che vanno grazie all’energia delle nostre braccia- anziché l’acquisto di nuovi, rientrano nell’economia circolare, una strategia riconosciuta dall’Unione Europea per promuovere la sostenibilità e ridurre i costi. Ne abbiamo parlato a lungo durante “Le 10 parole per il Pianeta” in occasione della Cop26 affrontando le varie possibilità di agire salvaguardando il Pianeta e agendo con scelte pratiche quotidiane.
Un altro racconto, che forse qualcuno ricorderà, fu l’esperienza di un giornalista, Colin Beavan, autore del libro “Un anno a impatto zero”. Beavan documentò il suo tentativo di vivere un anno intero con un impatto ambientale minimo e riuscì a dimostrare che ridurre i consumi, eliminando sprechi e utilizzando risorse locali non solo è possibile, ma può anche migliorare la qualità della vita. Tra le sue strategie pratiche vi erano il compostaggio dei rifiuti organici (compostaggio ovvero il non plus ultra che per me, ad esempio, fu l’inizio di tutto), l’uso esclusivo di trasporti sostenibili come la bicicletta e l’eliminazione dei prodotti usa e getta. L’esperienza di Colin Beavan, che ha adottato molte di queste strategie nel suo esperimento, dimostra che vivere in modo sostenibile non significa sacrificare il comfort o la praticità, ma ripensare le proprie priorità e consumi.
10 esempi pratici di sostenibilità (anche economica)
Ecco alcune idee pratiche e accessibili per vivere in modo sostenibile, adatte anche a chi ha un budget limitato:
- Ridurre gli sprechi alimentari: Pianificare i pasti e conservare correttamente gli alimenti può ridurre gli sprechi e risparmiare denaro.
- Acquistare di seconda mano: Abiti, mobili e dispositivi elettronici usati hanno spesso un prezzo inferiore e un minor impatto ambientale.
- Utilizzare mezzi di trasporto alternativi: Bicicletta, car sharing o trasporti pubblici riducono i costi di carburante e manutenzione.
- Coltivare un orto domestico: Anche piccoli spazi possono ospitare erbe aromatiche, verdure e frutta, riducendo le spese alimentari.
- Optare per prodotti sfusi: Acquistare alimenti e prodotti per la casa senza imballaggi riduce i costi e i rifiuti.
- Usare energia rinnovabile: Installare anche piccoli pannelli solari o sottoscrivere contratti con fornitori di energia verde è un investimento iniziale che si ripaga nel tempo.
- Riutilizzare e riparare: Riparare vestiti e apparecchi anziché sostituirli è una scelta economica ed ecologica.
- Condividere risorse: Librerie di quartiere, gruppi di scambio e uso di piattaforme che incentivano il riutilizzo.
- Consumare meno carne: Una dieta plant-based riduce l’impatto ambientale e se basata su alimenti naturali e non ultraprocessati è meno costosa.
- Ridurre l’uso di plastica: Investire in contenitori riutilizzabili e borracce riduce sia i costi a lungo termine sia i rifiuti.
Se ami i numeri: ecco gli studi scientifici
Diversi studi supportano l’idea che vivere in modo sostenibile non debba essere costoso. Ecco alcune ricerche rilevanti:
- Börner, J., et al. (2020). “The Economic Case for Sustainability.” Nature Sustainability. Questo studio esplora i benefici economici delle pratiche sostenibili a livello individuale e collettivo.
- Ellen MacArthur Foundation (2019). “Completing the Picture: How the Circular Economy Tackles Climate Change.” Questo report analizza come l’economia circolare possa portare vantaggi finanziari ed ecologici.
- Kleemann, L., et al. (2017). “Household Energy Consumption in Low-Income Settings.” Energy for Sustainable Development. L’adozione di soluzioni energetiche efficienti è vantaggiosa anche per le famiglie a basso reddito.
- UNEP (2020). “Sustainability Practices in Urban Environments.” Questo studio delle Nazioni Unite evidenzia come le città possano promuovere pratiche sostenibili a basso costo.
Adottare quindi uno stile di vita sostenibile non è una scelta riservata alle classi più abbienti. Al contrario, le pratiche eco-friendly possono risultare economicamente vantaggiose e facilmente integrabili nella quotidianità di chiunque. Naturalmente rinunciando allo sberluccichio in favore alle volte della più semplice frugalità. Con piccoli passi e un po’ di consapevolezza, possiamo contribuire a un futuro migliore per il pianeta senza gravare sulle nostre finanze.
Libri utili:
- “Julia Butterfly Hill: Ognuno può fare la differenza
- La vita ridotta all’osso di Leo Hickman
- “Un anno a impatto zero” di Colin Beavan
Fonti utili
United Nations Environment Programme