Un ottimo metodo che permette di risparmiare acqua e tempo in giardino?
La soluzione perfetta per quando si parte per le vacanza stando tranquilli sulla salute delle nostre piante?
photo credit Carmela Kia Giambrone
l’irrigazione goccia a goccia, naturalmente!
L’irrigazione a goccia, irrigazione localizzata o microirrigazione è un metodo di irrigazione che permette di dosare molto lentamente l’acqua che diamo alle piante, questa infatti viene depositata sulla superficie del terreno in modo da raggiungere la zona prossima all’apparato radicale con delicatezza e lentezza adeguata per venir assorbita e non dispersa.
L’idea dell’irrigazione goccia a goccia è nata grazie al piccolo libello di Marinella Correggia “Il balcone dell’indipendenza” piccolo libricino ricco di spunti ed idee utili e risparmiose.
Materiali necessari per costruire il nostro impianto di microirrigazione
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Per approntare l’irrigazione goccia a goccia dobbiamo disporre di un sistema a rete che comprenda:
- valvole ad L o triple per diramare l’impianto
- gocciolatori
- tubo di diametro adeguato
- supporti in plastica
- raccordo al rubinetto
Il nostro obiettivo è quello di ridurre all’osso il consumo di acqua facendo sì che tutta venga assorbita dall’apparato radicale e dal substrato senza perdita alcuna.
Inolitre, come detto, il metodo di irrrigazione goccia a goccia permette di settare in termini di orari la nostra irrigazione con grandissimo vantaggio di risparmio di fatica e tempo, per farlo dovremo dotarci di un piccolo programmatore elettronico che per poche decine di euro ci faciliterà non poco l’operazione.
Schema semplice di costruzione di un impianto di irrigazione localizzata
L’irrigazione a goccia è strutturata in questo modo: un tubo molto sottile generalmente in gomma viene attaccato alla rete tramite un raccordo ed eventualmente un timer sincronizzato. Questo tubo porterà l’acqua lungo tutta l’area da abbevererare del vostro giardino, balcone o terrazzo facendola fluire liberamente a cascata.
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L’acqua fuoriesce dal tubo cadendo sul terreno tramite dei piccoli gocciolatori che vengono applicati da noi tagliando il tubo in sezioni e unendo ogni segmento grazie a gocciolatori o eventualmente valvole di diramazione alla distanza ed in numero desiderato a seconda di quante piante/vasi possediamo.
L’acqua così si distribuisce sulla superficie del terreno accanto alle piante e le abbevera dolcemente goccia dopo goccia.
Esitono moltissimi marchi che producono kit completi, di diverse dimensioni e tipologie, tutto quindi deve essere scelto con molta cura e non solo in base al prezzo.
Ho provato diversi marchi ma, onestamente quello con cui mi sono trovata meglio l’ho acchiappato dopo poco ed ora non lo mollo più.
Cosa fare prima della messa in opera dell’impianto di microirrigazione
Un consiglio spassionato è realizzare un disegno, una mappa del vostro sistema di irrigazione domestico in modo da capire tolto ogni ragionevole dubbio, di quanto materiale necessitate in totale.
Niente di complicato, carta e penna, disegno dei vostri vasi e conta dei metri di tubo e gocciolatori necessari.
Inutile infatti cimentarsi nella costruzione se una volta giunti a metà avete terminato il materiale.
Meglio fare le cose con calma e bene.
Conoscere la portata dell’acqua e il diametro del tubo che utilizzerete potrà aiutarvi ma, onestamente, in queste prime fasi il mio consiglio è scegliete la sperimentazione e basatevi sulle prime esperienze. Porvate ad azionare il tubo e regolate la quantità di gocce a seconda della tipologia di specie vegetale e di grandezza del vaso. In poco tempo capirete se il vostro impianto è funzionale o necessità di piccoli aggiustamenti.
Alternativa risparmiosa
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Con il tempo ho scoperto che volendo risparmiare è possibile estromettere l’uso dei gocciolatori optando semplicemente per dei piccoli fori nel tubo stesso praticati con un piccolo cacciavite a croce, questo però dovrà essere leggermente interrato in modo che se dovesse avere una perdita questa verrà raccolta dal terreno.
Unico problema di tale metodo è l’assenza di controllo.
Infatti se mentre usando i gocciolatori possiamo regolare uno per uno la fuoriuscita della portata d’acqua con questo metodo un po più spartano questo ovviamente non è possibile.
Io, sempre paralnado di esperienza diretta ho, con il tempo, optato totalmente per l’uso dei gocciolatori e ormai da moltissimi anni non sostituisco nulla, tutto funziona a dovere e non ho alcun tipo di preoccupazione in merito.
Io felice, piante felici, risparmio di acqua ed energie.
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L’impianto una volta montato ed installato è davvero utilissimo, fà davvero risparmiare tempo ed acqua ed inoltre grazie al suo timer permette di programmare l’irrigazioni a tempi ed orari determinati.
Se parto poi non sono più costretta a chiedere a vicini, amici o parenti di farsi carico della mia giungla urbana, ribattezzata così proprio da loro.
Tabella dei tempi di irrigazione
I tempi di irrigazione variano a seconda di tre fattori: la stagione, l’orientazione del vostro balcone o terrazzo e le specie vegetali.
In generale le irrigazioni goccia a goccia per vasi, balconette, fioriere, e piccoli contenitori variano in un range che va dai 15 minuti al giorno tutti i giorni in estate sino ai 5 minuti 2 volte a settimana in autunno.
Il mio consiglio, anche in questo caso, è seguite la vostra esperienza: iniziate un piccolo diario in cui scriverete una tabella di tempi crescenti e di cadenze regolari e regolatevi di conseguenza, ricordatevi che l’acqua non deve mai fuoriuscire dal sottovaso, se ciò accade significa che il tempo di irrigazione è eccessivo.
Buona sperimentazione!
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