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L’inquinamento atmosferico è diventato il più grande rischio per la salute in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità esso è collegato a circa 7 milioni di morti (nel solo 2012). I dati rivelano un forte legame tra l’esposizione all’inquinamento dell’aria e numerose malattie quali ictus, cardiopatie, cancro e patologie respiratorie.
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Come se non bastasse, le statistiche sull’impatto degli inquinanti indoor sono veramente allarmanti: l’OMS afferma che 3,8 milioni di morti ogni anno sono da attribuire proprio all’esposizione di inquinamento domestico, indoor.
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La scienza dà numerosi consigli:
- l’uso di filtri dell’aria come strategia per migliorarne la qualità indoor;
- l’uso sempre inferiore di materiali, quali vernici o colle in grado di rilasciare sostanze pericolose come, ad esempio, la formaldeide e i COV (o VOC), nell’ambiente di casa ( la formaldeide, infatti, è ampiamente usata per la produzione di resine, disinfettanti, fissativi e conservanti);
- il continuo ricambio di aria negli ambienti chiusi;
- l’uso di detersivi e prodotti chimici ecologici e atossici.
Ma ancora, la stessa scienza ci ha dimostrato come l’uso di alcune piante all’interno degli ambienti chiusi come uffici o case, permette di migliorare la qualità dell’aria indoor.Esse infatti sono in grado di rimuovere elevate concentrazioni di benzene e n-esano dall’aria. Un esempio? la Dracaena Janet Craig e Spathiphyllum Sweet Chico. Ma non è finita qui.
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Durante il periodo invernale, agli inquinanti indoor sempre presenti, vanno anche aggiunti una proliferazione di batteri e patogeni circolanti che si diffondo e riproducono, grazie
- agli ambienti piccoli
- all’umidità
- ai riscaldamenti attivi
- all’aria stagnante che subisce pochi ricambi nelle nostre case, soprattutto durante il periodo più freddo.
Ecco perchè, i medici di tutto il mondo, consigliano di far areare frequentemente la casa, soprattutto in inverno, per ridurre la diffusione delle tipiche malattie invernali e da raffreddamento.
Come purificare l’aria di casa
Da sempre, in diverse parti del mondo, l’uomo ha cercato di purificare l’aria dai patogeni, mediante l’uso di sostanze naturali di facile reperibilità. L’Havan samagri è una di queste “sostanze”. Esso è noto per le sue capacità di purificazione, un po’ come le resine d’incenso, di mirra o di benzoino, che tradizionalmente nella nostra cultura, sono utilizzate nei riti religiosi, allo stesso scopo. Ma se ai più l’Havan samagri è sconosciuto, in India invece è un mix naturale famosissimo.
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In occidente abbiamo sempre dato una sola connotazione a queste sostanze naturali, per lo più legate alle tradizioni popolari e alla religione, archiviandole come sostanze da pratica spirituale, oggi invece potremmo finalmente attribuire ad esse anche delle proprietà utili alla salute del nostro corpo. Scopriamo insieme che cos’è l’Havan samagri, come si usa, quali sono le sue proprietà e come realizzarlo con le nostre mani con una ricetta da seguire passo a passo.
Che cos’è l’Havan samagri
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L’havan sámagri è un mix tradizionale della religione induista vedica, è una miscela di radici, erbe, foglie, fiori essiccati che vengono offerti agli dei, invocando un fuoco santo, un rituale purificante. Un bracere viene acceso, tradizionalmente viene utilizzato burro chiarificato per accendere il fuoco e per trarre beneficio di purificazione dell’aria da esso. Quindi, l’havan samagri, viene posto sul fuoco e bruciando, i suoi fumi, si diffondono nell’aria, purificando l’ambiente, spiritualmente e fisicamente, disinfettandolo.
L’offerta dell’havan, ricorda un’offerta di cibo, ecco perchè essa viene preparata con cura e attenzione dagli adepti: semi di sesamo nero, riso, grano, zucchero, legno di sandalo sono solo alcuni dei componenti dell’havan utilizzato nelle cerimonie.
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Attraverso questo rituale, i credenti cercano di rinnovare il ricordo che nulla appartiene soltanto al singolo, facendo tutti parte di un tutto. Grazie alle loro offerte desiderano aiutare tutti gli esseri viventi sulla Terra. Questa molto brevemente e davvero semplificando moltissimo, la tradizionale legata all’Havan Samagri. Ma ora scopriamo insieme le sue proprietà di purificazione dell’aria da batteri e patogeni.
Le proprietà purificanti e battericide dell’Havan samagri secondo la scienza
Guardando la storia dal punto di vista scientifico, possiamo rifarci ad uno studio, realizzato da alcuni scienziati del Division of Plant-Microbe Interactions, National Botanical Research Institute di Rana Pratap Marg, Lucknow in India, che ha permesso di ottenere una convalida delle antiche conoscenze tradizionali, relative all’effetto farmacologico del fumo dell’havan samagri sui batteri presenti nell’aria. Gli scienziati hanno infatti osservato che dopo 1 sola ora di trattamento del fumo medicinale emanato dalla combustione della legna e della miscela di erbe medicinali, l’havan sámagri è stato in grado di provocare una riduzione del 94% della popolazione batterica aerea, indicando quindi un’enorme capacità di questo fumo, di purificare e disinfettare l’aria circostante.Questo studio rileva in fondo, come spesso l’etnobotanica sia alla base delle future conoscenze scientifiche e come essa, possa essere utilizzata come una guida, un sottile sentiero di molliche di pane che porta a ciò che ancora non è annoverato tra le competenze scientifiche ma solo tra le storie popolari tradizionali.
Un esempio vistruoso di riuso: l’Havan samagri riciclato dai fiori dei templi indiani
In India, c’è addirittura chi, per risolvere l’enorme problema dell’ingente quantità di fiori costantemente portati in dono ai templi, fiori che si trasformano quindi in rifiuti, ha deciso di vederli come una risorsa, utilizzandoli per realizzarne l’Havan samagri mediante un processo di trasformazione. Nel video, della durata di pochi minuti, è possibile vederne l’intera filiera.
La ricetta passo a passo per fare l’Havan samagri in casa
La ricetta per realizzare l’Havan samagri in casa non è solo una bensì, come per il Garam Masala, anche in questo caso, ciascuna persona o famiglia, realizza da sè il proprio mix di Havan samagri con la propria ricetta tradizionale. Naturalmente, per chi ha poco tempo, è possibile reperire on line o nei piccoli negozi etnici, l’Havan samagri già pronto, che può essere più o meno arricchito da altri ingredienti naturali prima dell’uso ma farlo da sè risulta più divertente e ovviamente ci permette di essere certi del contenuto finale.
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Ecco però una ricetta che si può facilmente realizzare in casa purchè si possiedano alcune spezie, semi ed erbe tipiche della regione Indiana, area dalla quale l’Havan samagri deriva, anche queste acquistabili on line o nei negozi etnici della propria città. È possibile così realizzare con estrema facilità, il proprio mix naturale purificante l’aria della propria casa, soprattutto in vista dell’inverno, periodo in cui le finestre tenderanno a rimanere a lungo chiuse, aumentando di fatto l’inicidenza della diffusione di batteri e patogeni che provocheranno le tanto odiate influenze invernali.
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Ecco qui la ricetta dell’Havan samagri
Ingredienti base:
- 1 cucchiaio di mandorle
- 1 cucchiaio di anacardi
- 1 pezzo di legno di sandalo
- 1 cucchiaiodi chiodi di garofano
- 1 cucchiaio di semi di cardamomo
- 1 cucchiaio di semi di coriandolo
- 1 cucchiaio di semi di cumino
- 1 cucchiaio di cocco
- 1/2 tazza di semi di sesamo nero
- 1/2 tazza di zucchero di canna grezzo
- 2 cucchiai di semi di frumento
- 2 cucchiai di semi d’avena
- 2 cucchiai di riso
- 1/2 tazza di boccioli di rosa
- 1/2 tazza di salvia
- 1 cucchiaio di guggul o resina Commiphora wightii (oppure benzoino o mirra se non la trovate)
- 1 cucchiaio di Havan Samagri pronto
- 1/2 tazza di sciroppo di riso o di malto d’orzo (tradizionalmente viene utilizzato il miele)
- 1/2 tazza di olio vegetale (tradizionalmente viene utilizzato il burro chiarificato)
- 4-6 gocce di olio essenziali di eucalipto
Procedimento:
- Unite tutti gli ingredienti in una grande bastardella;
- mescolate per bene con un cucchiaio di legno;
- ponete quindi il tutto in un grosso bracere di terracotta o di rame, facendo molta attenzione a porre un sostegno resistente al calore nella parte tra il bracere stesso ed il piano d’appoggio;
- bruciate il vostro mix e purificate l’aria della vostra casa in modo assolutamente naturale.
- NON LASCIATE MAI il bracere acceso se non siete presenti. Fate molta attenzione!
- Areate frequentemente la casa sia prima che dopo l’attività, proprio come fareste quando bruciate grani d’incenso sui carboncini.
Come avete visto quindi, realizzare il proprio mix naturale di havan samagri da bruciare per purificare l’aria e l’anima, non è nè difficile nè lungo, l’unica reale difficoltà è reperire gli ingredienti ma come dicevo, i negozietti etnici di cui sono colme le nostre città, ci faciliteranno non poco la ricerca. Che lo pratichiate come atto di purificazione dell’anima oppure della casa e del corpo, sappiate che in entrambi in casi, il vostro havan sarà efficace.
Buona purificazione!
Fonti scientifiche:
- https://sciencedirect.com/
- THE POTTED-PLANT MICROCOSM SUBSTANTIALLY REDUCES INDOOR AIR VOC POLLUTION: I. OFFICE FIELD-STUDY
- Enhancing indoor air quality –The air filter advantage
- WHO Guidelines for Indoor Air Quality: Selected Pollutants.
- timesofindia.indiatimes.com
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