L’impronta di carbonio o carbon footprint, è ormai ben conosciuta da tutti noi, tanto che come è noto la nostra spesa è ormai cambiata anche in funzione della sostenibilità ambientale. Possiamo dire lo stesso dell’impronta idrica ovvero del consumo di acqua, vero oro blu dei giorni nostri, nascosto all’interno della produzione degli alimenti che decidiamo di mettere in tavola (e prima ancora, nei nostri carrelli)? Siamo davvero certi di conoscere il #consumo di acqua nascosto lungo l’intera filiera? scopriamolo insieme al progetto water to food del Politecnico di Torino.